Circo Massimo – Lo spettacolo della politica
Episode: L’Ucraina umiliata da Trump e le 'mignotte' di Salvini
Host: Massimo Giannini
Date: 24 novembre 2025
Episodio in breve
In questa puntata, Massimo Giannini analizza la pressione esercitata da Donald Trump affinché si raggiunga rapidamente un accordo di pace tra Russia e Ucraina in occasione del Thanksgiving americano. Il cosiddetto "piano di pace americano" viene descritto come una vera e propria capitolazione imposta all’Ucraina e a Zelensky. Nella seconda parte, si affrontano le dichiarazioni di Matteo Salvini che, in modo crudo e provocatorio, accusa il governo ucraino di corruzione, alzando il livello del dibattito politico interno e mettendo in discussione la tenuta della posizione italiana a fianco di Kiev.
Temi principali e punti chiave
1. Il Thanksgiving americano e la tempistica imposta da Trump (00:49–02:15)
- Il parallelismo tra la festa del Ringraziamento e la richiesta di pace:
Trump esige un'intesa di pace tra Russia e Ucraina “entro il prossimo giovedì”, così che gli USA possano celebrare il Thanksgiving senza pensieri. - Definizione di “finta tregua” secondo Trump:
Per Trump, la “pace” consiste essenzialmente nella resa di Zelensky e dell’Ucraina: “la falsa pace deve essere la capitolazione di Zelensky e dell'Ucraina” (02:08).
2. Il piano di pace americano: una resa per Kiev (02:15–05:34)
- I 28 punti della bozza Trump:
- Russia mantiene i territori già occupati, compresa la Crimea.
- L’esercito ucraino ridotto drasticamente, incapace di difendere i confini.
- Elezioni anticipate in Ucraina in tre mesi, Zelensky fuori dai giochi.
- Scongelamento dei 200 miliardi di asset russi.
- La bozza sarebbe anche tradotta male, segno di superficialità o scarsa considerazione per Kiev.
- Quote:
“Secondo Trump, la pace dovrebbe avvenire sulla base di un documento redatto dai russi e in virtù del quale devono far pace i russi e gli ucraini.” (03:16)
“L’Ucraina diventerà al più presto una provincia dell’impero dell’uomo del Cremlino.” (03:34)
3. Zelensky isolato e lo scandalo corruzione (05:35–06:59)
- Un nuovo scandalo di corruzione coinvolge uno degli uomini di fiducia di Zelensky per una cifra di 100 miliardi.
- La tempistica dell’uscita della notizia sembra funzionale a indebolire ulteriormente i margini di manovra ucraini.
- Traccia del ricatto esercitato da Washington:
“Trump continua a umiliarlo e a dire: dall’Ucraina nessuna gratitudine... Zelensky lo rinnova col grazie, proprio perché capisce che in questo momento non si può permettere di dire no a tutto ma questo prelude alla sua capitolazione.” (06:45)
4. Il ruolo passivo e debole dell’Europa (06:59–08:11)
- L’Europa prova a mitigare il piano Trump, riducendo i punti da 28 a 24, ma la sostanza cambia poco.
- L’Italia si allinea alla linea americana, come ribadito da Giorgia Meloni (“lavoriamo sulla bozza di Trump”).
- Critica all’UE:
“Questo è il drammatico limite dell’Unione Europea. Oggi si trova schiacciata tra l’America trampiana e la Russia putiniana e rischia di uscirne con le ossa rotte, tanto quanto il povero Zelensky.” (08:08)
5. Divisioni italiane e il caso Salvini (08:11–10:18)
- La Lega si distingue per un atteggiamento ostile verso Kiev, in sintonia (almeno retoricamente) con le posizioni filorusse.
- Salvini e la delegittimazione di Zelensky:
“Mi sembra che stiano emergendo scandali legati alla corruzione che coinvolgono il governo ucraino, quindi non vorrei che quei soldi dei lavoratori e dei pensionati italiani si andassero ad alimentare ulteriore corruzione. La via di soluzione è quella indicata dal Santo Padre e da Trump, dialogo, mettere intorno a un tavolo Zelensky e Putin e far tacere le armi.” – Matteo Salvini (09:09)
- La dichiarazione scioccante di Salvini a Castelcovati:
“Se invece di aiutare i bambini si pagano le mignotte e le ville all’estero, io non ci sto.” (09:40, citando Salvini)
- Giannini condanna la gravità delle parole di Salvini in un contesto di dramma storico per l’Europa.
Momenti e citazioni notevoli
-
Giannini sull’umiliazione subita da Zelensky:
“Oggi ci sarebbe un drammatico bisogno dell’Europa a controbilanciare la follia americana, a tamponare la tendenza incredibile e irreversibile di Trump per tutti gli autocrati...” (07:40)
-
Giannini sulla situazione europea:
“L’Italia è l’anello debole, insieme alla lungheria di Orbán, nella catena europea che dovrebbe cingere, aiutandola, l’Ucraina.” (10:00)
Timestamps sezioni chiave
- [00:49] – Introduzione del tema: Trump vuole la “pace” entro il Thanksgiving
- [02:15] – I dettagli del piano di pace americano
- [05:35] – Crisi e scandali interni in Ucraina; ruolo degli USA
- [06:59] – La risposta europea, fragilità e limiti dell’UE
- [08:11] – Le divisioni in Italia e il ruolo di Salvini
- [09:09 & 09:40] – Le frasi di Salvini e la reazione di Giannini
Sintesi finale
Giannini dipinge un quadro fosco: Trump sfrutta il tempismo simbolico della festa del Ringraziamento per imporre un accordo che rischia di trasformare l’Ucraina in una “provincia dell’impero” russo. L’Europa si dimostra incapace di proporre un’alternativa concreta, e l’Italia appare particolarmente fragile, scossa al suo interno da voci populiste e toni rabbiosi come quelli espressi da Salvini, che alzano la temperatura dello scontro politico e offuscano l’appoggio italiano alla causa ucraina. L’episodio si chiude con un appello implicito alla responsabilità e al sostegno dell’Europa nei confronti di Kiev e della democrazia.
